Adotta un amico

È brutta la vita dietro le sbarre. Per un cane che per natura corre e razzola annusando il mondo, la gabbia è la peggiore delle torture, insieme a quella di essere abbandonato dall’amico umano. Non ci sono parole davanti a due occhioni umidi che chiedono una cosa sola: “portami via con te”.
Da qualche tempo è cominciata, quasi come un virus, un’azione di sensibilizzazione per togliere gli amici a quattro zampe dai canili, strutture che aspettano solo di aprire le porte delle loro gabbie per dare in adozione uno dei loro ospiti. Da alcuni anni, per esempio, l’edizione torinese de La Stampa propone le videoadozioni de La zampa, un servizio di grande aiuto ai canili piemontesi, perché grazie alle sue telecamere i lettori del sito e gli spettatori di alcune tv private, possono vedere i cani ospitati e saperne qualcosa in più di loro. Certo, questi animali non avranno pedigree, non saranno damerini da sfilata, ma speciali sì. Avendo sofferto magari impareranno a fidarsi lentamente, ma poi si lasceranno andare a un amore incondizionato. Un calore che ripagherà del tempo che bisogna dedicare a un amico a quattro zampe. Il sito del Corriere della Sera ha dedicato un’intera photogallery di scatti dei cani prima e dopo l’adozione. 53 foto irresistibili. Sguardi tristi e delusi, corpi rannicchiati il più possibile lontano dalla porta della gabbia, prima. Musi allegri e pose fiduciose e rilassate una volta a casa del nuovo amico umano.

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