Autodifesa, 5 ragioni per frequentare un corso di antiaggressione femminile

Quante volte, tornando a casa sole, vi siete sentite “poco tranquille”? Un timore che si fa ancora più pressante proprio nei mesi invernali, quando le giornate si accorciano e il buio arriva sempre troppo presto. E con lui, i pericoli. Effettivi o presunti.

Ma come facciamo a proteggerci e difenderci noi girls? Semplice: affinando la capacità di gestire situazioni minacciose per la nostra incolumità. Una risposta tanto intuitiva quanto difficile da mettere in pratica senza l’aiuto di una guida. Ecco perché è importante seguire un corso di autodifesa.

Proprio come quelli anti-aggressione “al femminile” elaborati da Difesa Donna, (difesadonna.it), nati dalla trentennale esperienza nel campo delle arti marziali del Maestro Roberto Bonomelli, della scuola Bono Academy di Sesto San Giovanni (MI). Si tratta di corsi completi, duranti i quali si impara come affrontare e gestire, psicologicamente e fisicamente, una situazione di pericolo.

Cosa sono i corsi di autodifesa

Il programma è organizzato per creare una vera e propria “mentalità difensiva” a 360 gradi: prevenzione, difesa verbale e fisica, sia in piedi che a terra. La prima “arma” che si conosce è, infatti, la capacità di evitare le situazioni di pericolo. Mentre l’ultima barriera che si impara a frapporre tra se stessi e l’aggressore è una risposta fisica semplice ed efficace. In questo senso, una lezione di autodifesa non vuole sostituirsi né ai corsi di arti di marziali né al workout in palestra. Le tecniche insegnate sono infatti concepite per poter essere imparate subito, indipendentemente dall’età e dalle condizioni fisiche.

Cosa si impara in un corso di autodifesa

Lo abbiamo chiesto a Deborah Carravieri e Donatello Narracci, responsabili corsi di Antiaggressione femminile Metodo Difesa Donna®. «Il programma affronta ogni aspetto della sicurezza – spiegano -. A partire dal prevenire, riconoscere ed evitare le situazioni di rischio. Dunque, in una prima fase, le allieve imparano a valutare i potenziali rischi in svariate situazioni di vita quotidiana. Da quando viaggiano in treno e in auto a quando sono casa o passeggiano per strada. Il secondo passaggio è la difesa verbale. Alle allieve viene quindi spiegato come usare la voce, insieme ad un’adeguata postura, per scoraggiare l’aggressore e nel contempo attirare l’attenzione di eventuali passanti. Infine, insegniamo tecniche di difesa fisica tenendo conto delle diverse dinamiche possibili. Per esempio, se l’aggressore è in piedi e la donna a terra. I colpi sono estremamente semplici ed efficaci: niente pugni né calci coreografici. I principi guida sono l’immediatezza della reazione e l’efficacia».

Un’attenzione in più

Nei corsi di autodifesa come quelli elaborati da Difesa Donna, si presta particolare attenzione al lavoro a terra. Fondamentale se si considera che durante un’aggressione ci sono altissime probabilità che la donna venga spinta o trascinata al suolo entro sei secondi dall’inizio della collutazione.

L’importanza della pratica

Le allieve mettono sempre in pratica le tecniche apprese. Ma non le provano mai tra loro. Il confronto avviene con gli istruttori o gli assistenti. In questo modo imparano a misurarsi con un avversario di forza fisica superiore. Non solo. Le simulazioni, in particolare quelle proposte dal metodo Difesa Donna®, avvengono anche sotto “effetto adrenalinico”, un aspetto fondamentale per imparare a gestire le reazioni sotto stress emotivo. Tutto questo è possibile grazie a particolari protezioni indossate dagli istruttori che, oltre a garantirne l’incolumità, permettono alle allieve di sferrare colpi a pieno contatto.

Il corso avanzato

«Dopo aver imparato le prime tecniche di autodifesa le allieve iniziano a padroneggiare l’utilizzo di strumenti difensivi occasionali. Tra i tanti, anche lo spray al peperoncino. Persino in questo caso simuliamo l’aggressione in modo realistico, utilizzando spray inerte per avere la massima sicurezza – concludono Deborah e Donatello -. Durante i corsi avanzati viene inoltre dato ampio spazio al linguaggio del corpo, all’allenamento del colpo d’occhio e della visione periferica, al concetto di confini personali. Infine, si affrontano anche temi più complessi, come aggressioni con più malviventi e la minaccia con arma da taglio. Si fanno, poi, simulazioni di crescente difficoltà. Tutto questo bagaglio permette all’allieva di sviluppare una mentalità difensiva che porterà con sé per sempre».

Le 5 ragioni per frequentare un corso di autodifesa

 

  1. Imparare ad applicare la prevenzione, così da evitare, se possibile, di trovarsi in situazioni pericolose.
  2. Imparare a “leggere” il linguaggio del corpo. Il proprio e quello del potenziale aggressore.
  3. Sapere cosa è meglio dire e non dire.
  4. Imparare a non andare in “freezing”, e cioè paralizzarsi per la paura.
  5. Imparare a difendersi fisicamente se la prevenzione e la difesa verbale non sono state sufficienti.

 

 

Dove si trova Difesa Donna

Siamo presenti su tutto il territorio nazionale con Istruttori del Metodo Difesa Donna® regolarmente diplomati (vedi “Dove Siamo” e “Istruttori” per l’Albo degli Istruttori di Antiaggressione femminile su www.difesadonna.it). La sede nazionale dell’associazione è a Sesto San Giovanni (MI) presso la scuola del Maestro Bonomelli, l’Accademia di Arti marziali e Difesa personale Bono Academy.

Come partecipare ai corsi

I corsi di Difesa Donna nel milanese riprenderanno il pomeriggio di sabato 11 novembre per proseguire nella mattina di domenica 12 presso la palestra Kombat Academy in Via Walter Tobagi 2 a Vimodrone. Le lezioni interesseranno anche il weekend successivo del 18-19 con il medesimo impegno. Per tutte le info: [email protected]. Allora, cosa state aspettando ragazze?

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