Bullismo e cyberbullismo: ragazze, rompete il muro del silenzio!

Oggi martedì 7 febbraio è la Prima Giornata Nazionale contro il Bullismo, un’emergenza sempre più dilangante, che rende la vita di bambini, adolescenti e giovani tanto difficile da trasformarla in una sofferenza insostenibile.

I dati sono preoccpanti: secondo Telefono Azzurro, le vittime del bullismo sono passate dall’8,4% del 2012 al 16,5% del 2014. mentre l’Istituto degli Innocenti, sotto la supervisione Unicef, ha appena pubblicato un rapporto da cui emerge che, in Italia, 1 ragazzo su 5 è vittima di bullismo.

Il fenomeno è tanto subdolo da attraversare indistintamente cultura e classi sociali: solo una minoranza delle vittime però, si confida e informa gli adulti delle violenze che è costretta a subire. Per questo motivo è fondamentale rompere il silenzio e aiutare le vittime a superare la vergogna e a capire che solo parlando potranno interrompere la spirale di violenza in cui sono coinvolte.

A gennaio Telefono Azzurro – dal 1987 in prima linea nella quotidiana lotta in difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti – ha lanciato l’operazione #NONSTIAMOZITTI, una serie di videomessaggi di personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo scesi in campo proprio per dire no al bullismo. Da Alvin ad Alex Zanardi, da Alvaro Soler a Francesco Totti ad Andrea Dovizioso, sono alcuni dei nomi della parata di stelle che ha partecipato alla campagna di sensibilizzazione contro questa emergenza che necessita di sempre maggiore attenzione educativa da parte di tutti, famiglia e scuola in primo luogo.

Perché i ragazzi sembrano incapaci di regolare la loro violenza e prepotenza nelle relazioni tra pari? E perché un compagno smette di essere un amico e diventa vittima? Per capire quali dinamiche ci celano dietro al bullismo Telefono Azzurro ha siglato un Protocollo con il MIUR nel quale è stata indicata la linea nazionale di contrasto al fenomeno. Un canale aperto con bambini, genitori e insegnanti che vogliono segnalare situazioni di violenza a scuola, a cui si aggiunge anche la chat (www.azzurro.it/chat). Il protocollo prevede anche attività di sensibilizzazione, prevenzione e formazione nelle scuole, con azioni mirate messe in atto da personale specializzato. Ma non dimentichiamoci del preziosissimo lavoro del Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro che risponde al numero 1.96.96 gratuito e attivo 24 ore su 24 ore 365  giorni l’anno.

Oltre a Telefono Azzurro anche altri hanno iniziato a parlare di bullismo: lo fanno programmi tv come quello di Pablo Trincia #maipiùbullismo, in onda il mercoledì su Raidue; trasmissioni radiofoniche come Cuore e Denari, in onda ogni mattina alle 10,30 su Radio24 e film come “Un bacio experience” del regista Ivan Crotoneo: una pellicola che diventa un viaggio tra cinema e scuola contro il bullismo. Ma anche i ragazzi vittime del bullismo stanno reagendo,  e molti di loro hanno scelto di parlare, denuciare, raccontare. È il caso di “14 ans, harcelée” (edizioni Mazarine), il libro scritto da Mathilde Monnet, nel quale la ragazza racconta il suo calvario durato oltre due anni e il suo riscatto con la denuncia degli aguzzini.

Ecco i video messaggi delle celeb

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