Copiate i grandi fotografi per avere idee ed essere libere. Anche sui social

Andate, andate, andate! Guardate, guardate, guardate. E poi, via con smartphone e macchine foto! Non c’è niente di meglio che esprimervi attraverso l’occhio, molto, molto indiscreto, di un obiettivo.

In fondo, ragazze, siete già fotografe. Pensate agli scatti postati su Snapchat, Instagram, Pinterest o Facebook.

Se poi vi piace creare album fotografici, magari mettendo in posa l’amica del cuore, allora sfruttate qualche piacevole mostra per imparare con leggerezza e poco impegno anche l’affascinante mestiere del fotografo. Alcuni appuntamenti sono imperdibili.

Al Centro italiano per la fotografia, Camera c’è “L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin”(fino al 21 maggio in via delle Rosine 18 Torino. Tel. 011.0881150, [email protected]). Magnum è una delle più famose agenzie fotografiche del mondo. Chi lavora per loro è il top dei fotografi mondiali. La mostra è dedicata a noi italiani: come eravamo settant’anni fa, ai tempi della seconda guerra mondiale, come siamo oggi.

Perché visitarla? Perché s’impara storia senza studiare, ma solo guardando foto. Perché, in fondo, dà fiducia: ogni fotografo è diverso dall’altro, ma ciascuno con carattere e con la volontà di dire qualcosa attraverso l’obiettivo. Proprio come voi, quando postate sui social.

Maleducati!

E poi ci sono loro: i maleducati. A Milano c’è la mostra “Più di 50 anni di magnifici fallimenti” (fino al 28 aprile alla Whitelight Art Gallery Via Copernico ang. via Lunigiana) di Oliviero Toscani, un terribile ragazzo di 75 anni che ha sempre fatto incavolare i ben pensanti con i suoi scatti irriverenti. Uno per tutti? La suora e il pretino che si baciano. L’esibizione non racconta proprio per niente i fallimenti, ma semmai i grandi successi mediatici delle sue immagini. E se vi viene voglia di approfondire la storia di qualche scatto, scoprirete che dietro ognuno c’è sempre uno sguardo ipercritico, anticonformista e con la voglia di far discutere. Per altro, riuscendoci sempre. Mica banale, no?

E poi c’è Erwitt, Elliot Erwitt, un altro grande della fotografia, spiazzante e ironico. E con qualcosa da dire, sempre. Le sue foto sono esposte a Palazzo Ducale di Genova (Sottoporticato, Piazza Matteotti, 9, fino al 16 luglio). Per saperlo apprezzare ci vuole uno sguardo libero. 

Ragazze, andate alle mostre e siate curiose. Fatevi idee vostre, siate libere e indipendenti. Anche quando postate sui social. Magari, postate anche questi concetti.

 

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