Dalla Puglia a Torino a ritmo di Rap: arrivano gli Heaven&Sala

Due album all’attivo scaricati da oltre 1000 persone, 30 mila visualizzazioni tra Youtube e Facebook, e esperienze mozzafiato come Expo 2015. È il curriculum di Matteo De Lucia e del suo compagno di avventura Sala, gli Heaven&Sala appunto, che da Torino si stanno preparando a contagiare l’Italia a suon di Rap. E per scoprire meglio chi sono i due giovanissimi protagonisti della scena musicale torinese, Ragazza Moderna ha incontrato proprio il frontman del duo.

Matteo, com’è cominciata la tua avventura nel mondo della musica?
Ho iniziato a scrivere le prime canzoni a 16 anni. Prima era più che altro un gioco anche perché ero piccolo, poi quando ho visto che arrivavano i primi riconoscimenti sono andato avanti. Altri ragazzi si sono riconosciuti nelle mie canzoni perché parlavo delle mie esperienze di adolescente che erano anche le loro. A quel punto ho cominciato a prendere il lavoro più seriamente e con l’arrivo di Sala ho ampliato il mio percorso musicale. Lui è bravissimo a produrre le basi e mi ha aiutato a crescere.

Quando è arrivata la svolta?
Dopo il primo album siamo stati contattati dal più importante studio di registrazione di Torino, quello dove lavorano anche artisti importanti come Fred De Palma. Qui ci hanno seguito molto e abbiamo avuto l’opportunità di imparare a gestire anche altri aspetti del nostro lavoro come il marketing e la pubblicità.

Negli ultimi due anni sono arrivate anche tantissime opportunità come la partecipazione ad Expo.
Si il 2015 è stato un anno ricco di soddisfazioni. Prima ho avuto l’opportunità io, come solista, di aprire il concerto dei Reige Rayden. Poi insieme a Sala ci siamo esibiti a Expo 2015. Siamo stati contattati da Radio Immaginaria, una radio di soli giovani che lavora in tutta Italia e a Londra. Un’emozione unica suonare all’Albero della Vita. Prima eravamo abituati a salire sul palco solo per una ventina di minuti. Quella volta, invece, abbiamo suonato per 45 minuti: forse Sala l’ha sentito meno perché stava dietro la console, ma per me è stato davvero impegnativo. Un conto è leggere i commenti e i complimenti al computer, che comunque fanno sempre piacere, ma riceverli dal pubblico, dal vivo, è tutta un’altra cosa.

A chi vi ispirate per le vostre canzoni?
Per lo stile a nessuno in particolare: ne abbiamo uno tutto nostro, diverso dagli altri, per la produzione però certamente il duo formato da Charlie Charles e Sfera Ebbasta che sono un rapper e un produttore come noi sono un nostro punto di riferimento importante.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Ogni progetto che termina ci dà già gli stimoli per porci gli obiettivi per i progetti successivi. Noi siamo di Polignano a Mare e abbiamo pensato che sarebbe bello registrare il nostro prossimo album proprio lì. Sala è già partito e io lo raggiungerò a breve. In più abbiamo deciso che per lanciare il nostro nuovo lavoro produrremo alcuni mini video di un minuto, con una strofa di qualche nuova canzone e li posteremo su Facebook.

 

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