Firebird. La difesa

Firebird, la straordinaria invenzione capace di far viaggiare chi la utilizza in dimensioni parallele del nostro universo, è uno strumento affascinante, ma anche decisamente pericoloso.
Una verità che la bella Marguerite Caine dovrà affrontare anche in questo secondo romanzo della serie fantasy “Firebird” firmata Claudia Gray, in tutte le librerie il 14 aprile per HarperCollins Italia.
La brillante figlia della coppia di scienziati inventori del macchinario sarà infatti costretta a “saltare” nuovamente da una dimensione all’altra, come aveva già fatto neLa caccia. Missione: recuperare ogni pezzo della coscienza di Paul, aiutante dei genitori e suo nuovo fidanzato, frantumata e quindi dispersa in diversi mondi da persone senza scrupoli. Malviventi disposti a tutto – persino a rapire, ricattare e uccidere – per imporre a Marguerite di aiutarli a dominare tutti gli universi possibili.
La ragazza è con le spalle al muro. Non solo deve ricomporre l’anima di Paul, ma per riuscirci deve anche sabotare i propri genitori in ogni dimensione. Il tutto senza dimenticare che la sua vita, come quella del suo alter ego temporale e quella dell’amico Theo che la sta aiutando, è in costante pericolo. Anche perché la caccia alla quale si trova a partecipare Marguerite si rivela una singolare cavalcata attraverso una San Francisco devastata dalla guerra, il mondo sotterraneo criminale di New York City e una scintillante Parigi dove tutto brilla di lustrini. Ogni mondo porta Marguerite un passo più vicino a salvare Paul… ma quando tutto sembra tornato alla normalità, nel suo cuore iniziano a farsi strada tante, troppe, incertezze su quel destino che era certa condividessero. Saranno davvero destinati a vivere sempre insieme?

In attesa di correre in libreria e leggere tutto d’un fiato questo straordinario secondo episodio della serie Firebird, stuzzicate la vostra fantasia con questa intervista esclusiva all’autrice Claudia Gray! Eccola, solo per voi!

1. Hai definito questa serie “i miei libri del cuore”. Cosa rende queste storie così speciali per te?
In tutta onestà, è difficile rispondere a questa domanda in modo diretto. Per qualche motivo, mi sono sentita così fortemente e immediatamente connessa a questi personaggi al punto che non appena ho avuto il primo pensiero riguardo a questa storia mi è sembrato di conoscerli da sempre. Mi mancheranno moltissimo, ora che ho finito di scrivere le loro storie. È la storia da me inventata in cui vorrei maggiormente vivere, almeno per ora.
2. Come hai concepito l’idea alla base della serie?
L’idea per la serie “Firebird” è nata mentre ero in viaggio attraverso gli Stati Uniti per promuovere i miei libri – uno di quei tour che attraversano letteralmente il Paese, da Miami a Minneapolis, da Boston a Los Angeles. Mi svegliavo ogni giorno in una città diversa, ma sempre accanto alle stesse persone, gli scrittori in viaggio con me. Qualcosa dell’esperienza di svegliarmi in quello che sembrava un mondo nuovo ogni giorno ma con accanto le stesse persone mi ha colpita, e questo è stato l’input che ha messo in moto tutto.

3. Cosa puoi dirci delle copertine della serie “Firebird”? Cosa ne pensi?

Non sono splendide? Adoro queste copertine. Ma devo ammetterlo, è stato veramente difficile arrivarci. Il team grafico ha esplorato un sacco di diverse possibilità prima di riuscire ad elaborarle in modo perfetto. Non posso prendermi il merito di nulla, se non del mio insistere che la copertina dovesse suggerire il concetto di “mondi differenti”. Per me questa era la cosa più importante che dovesse trasmettere, ma si è rivelato un concetto per nulla semplice da esprimere a livello grafico. Alla fine hanno trovato una soluzione perfetta, e le trovo davvero meravigliose.

4. Quale, tra le dimensioni nelle quali viaggia Marguerite, è la tua preferita?
Oh, quella russa, credo che sia la preferita di tutti! Amo il romanticismo e il dramma che i personaggi vivono lì, e in più ho avuto modo di esplorare ambientazioni davvero spettacolari nel Palazzo d’Inverno. Per non dire poi di Parigi! Ma anche il “Guerraverso” è affascinante, a modo suo.

5. Che vite pensi potresti vivere, in dimensioni differenti?

Sicuramente mi piacerebbe dare un’occhiata alla dimensione in cui, dopo il college, sono andata in Giappone a insegnare inglese. Era qualcosa che avevo progettato di fare, ma poi l’azienda che mi avrebbe assunta cambiò gestione all’ultimo momento, dicendomi che non potevano confermare la mia assunzione fino al momento in cui non fossi stata già a Tokyo. Non potevo permettermi un viaggio del genere senza garanzie, e non avevo abbastanza fiducia in me stessa da partire così. Era un’esperienza che desideravo moltissimo fare, e mi sono sempre chiesta quanto differente sarebbe stata la mia vita se ci fossi riuscita.
Mi piacerebbe anche visitare l’universo in cui James McAvoy è follemente innamorato di me. Giusto per un paio di giorni!

6. Nella serie “Firebird” parli di Destino e Matematica. Credi in entrambi?
Nella Matematica, di sicuro. Nel Destino? Lascerò che sia Paul Markov a rispondere.

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