Regina Baresi, intervista al capitano “in campo” per la Wings for Life World Run

Figlia – e nipote – d’arte e prima calciatrice al mondo a essere inserita nel celeberrimo videogame FIFA 16, Regina Baresi non finisce di sorprendere.

E non solo come capitano della sua Inter.

Agli impegni sportivi somma infatti la partecipazione come ospite fissa al programma “La moviola è uguale per tutti”, in onda su Mediaset Premium Sport, e il ruolo di ambassador della Wings for Life World Run. Corsa benefica di sostegno alla ricerca scientifica che avrà luogo a Milano domenica 7 maggio.

Ragazzamoderna.it l’ha incontrata proprio in questa veste. E si è fatta raccontare di progetti, aspettative e desideri di una fuoriclasse dall’animo glam. Senza lasciarsi sfuggire l’occasione di spiegare perché ognuna di noi dovrebbe correre al fianco di Regina  sul tracciato della Wings For Life World Run (clicca qui per iscrizioni e info).

 

Regina, quando e come scopri che il calcio è la tua grande passione?

Il calcio è da sempre la mia grande passione: ci sono nata, non è una cosa che si genera con il tempo. Io avevo sempre “il pallone tra i piedi”, ancora prima di iniziare a giocare in una squadra a 12 anni.

Sei figlia e nipote di due stelle di questo sport. Hai qualche aneddoto divertente legato alla tua famiglia e a quando hai mosso i primi passi nell’ambiente calcistico?

Avendo papà e zio che hanno giocato nelle due squadre di Milano ogni volta che conoscevo qualcuno non faceva altro che chiedermi: “Allora, a quale squadra tieni, quella del papà o dello zio?”. Era la prima curiosità che veniva in mente a chiunque conoscessi… e non solo da piccola!

Quali sono le principali difficoltà da affrontare quando si sceglie di fare la calciatrice?

In Italia, per ora, il calcio femminile non è professionismo. In ogni caso quando fai qualcosa che ti piace – anche se impegnativa – i sacrifici non pesano. Le difficoltà, però, ci sono. In particolare rispetto ai pregiudizi che molte persone ancora hanno sul calcio femminile. Dal considerarlo uno sport “inferiore” rispetto a quello maschile al “giudicare” questo mondo e le sue atlete senza conoscerlo.

Che consiglio daresti a una giovane promessa che si chiede se il calcio è davvero la sua strada?

Convincersi ch non è un’aliena, come molti potrebbero pensare, ma semplicemente una persona che pratica lo sport che ama. E che per questo non desidera essere giudicata né indotta a rinunciare. È importante provarci: seguire le propria passione e non fermarsi davanti a nulla se è quello che ci fa star bene!

Tu sei Capitano.  Qual è il segreto per far sì che le tue compagne si sentano unite?

È un ruolo complesso, visto che bisogna tenere conto di mille dinamiche diverse. Sia dentro sia fuori lo spogliatoio, tante teste e tante personalità. Quando si vince è più facile, mentre negli altri casi è importante saper gestire le incomprensioni al meglio. Il segreto per far squadra sono le persone che ne fanno parte: tutte sono chiamate a collaborare. E poi, oltre all’impegno c’è il divertimento. Organizzare attività di gruppo al di fuori del contesto calcistico sicuramente aiuta!

Parliamo della Wings for Life World Run della quale sei Ambassador per l’Italia. Perché senti così vicino questo progetto e per quale ragione inviteresti tutte le Ragazze Moderne a partecipare alla corsa?

Penso sia bellissimo unire sport e beneficenza. Fare ciò che ci piace e allo stesso tempo aiutare qualcuno ci fa sentire bene e utili al prossimo. In particolare la Wings for Life World Run è una corsa diversa da tutte le altre! Invito tutte le ragazze a partecipare perché in questo caso ogni singola persona fa la differenza. Fare sport fa bene e sono certa che la prossima domenica 7 maggio sarà sicuramente una bellissima giornata.

Regina Baresi"scende in campo" come ambassador della Wings for Life World Run di Milano

Regina Baresi”scende in campo” come ambassador della Wings for Life World Run di Milano

Ci sono altre iniziative benefiche che sostieni?

Partecipo spesso ai progetti di WeWorld, un’associazione che promuove e difende i diritti dei bambini e delle donne in Italia e nel Mondo. Ma sono sempre disponibile a impegnarmi anche per altre iniziativa benefiche: mi fa stare bene.

Oltre a calcio e beneficenza, ultimamente sei impegnata nella conduzione di un programma sportivo in tv: raccontaci di questa esperienza. 

Da ottobre sono opinionista nel programma “La moviola è uguale per tutti” su Premium Sport. È la prima esperienza continuativa in questo mondo e devo dire che è una strada che mi piace molto, mi sento a mio agio, mi stimola a crescere e a impegnarmi sempre di più. Spero di poter continuare con esperienze simili anche in futuro!

Quali sono, invece, i sogni nel cassetto che desideri ancora realizzare?

Il 22 maggio con la mia squadra faremo una partita contro la Nazionale dei comici per Bruno Arena: sarà una serata bellissima ed emozionante. Il mio sogno nel cassetto, oltre a quello calcistico di tornare in Serie A con l’Inter e portare sempre più in alto la squadra, è quello di proseguire la mia esperienza televisiva. Mi soddisfa e mi piace molto, in fondo, perché non provarci?

Scorrendo il tuo profilo Instagram è divertente notare l’alternanza tra scatti nei quali sei super glam e altri di gioco, come quello nel quale entri in scivolata nel fango. Come concili queste “due anime”?

Sotto alcuni punti di vista è come se vivessi due vite diverse, dentro e fuori dal campo. Dentro al campo c’è il mio aspetto più sportivo e competitivo, non mi fermo davanti a niente e non ho problemi a fare sacrifici per questo sport che amo. Fuori dal campo mi piace far trasparire la mia parte femminile mettendo un filo di trucco e interessandomi a moda, tv e scatti fotografici.

C’è un capo d’abbigliamento sportivo che ami portare nella vita di tutti i giorni? E, al contrario, esiste un piccolo segreto di bellezza al quale non rinunci nemmeno quando sei sul campo?

Nella vita di tutti i giorni mi piace l’abbigliamento sportivo pur mantenendo un tocco di femminilità che, a parer mio, non deve mai mancare. Amo le scarpe da ginnastica, non c’è niente di più comodo. Quando scendo in campo non c’è nessun segreto di bellezza che seguo in particolare, anche se mi sistemo sempre bene i capelli con coda e fascetta 😉

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