“Sfashion”, va di moda il riciclo

Sono sempre più numerosi i creativi che salvano materiali usati e logori dal loro triste destino in discarica per riproporli in nuove creazioni: uniche e unconventional. Un modo nuovo di vedere le cose, che parte dal concetto del bello e si estende al rispetto del mondo che ci circonda

Non si tratta soltanto di una richiesta che ci fa a gran voce il pianeta: il riciclo può anche trasformarsi in un’occasione per esprimere una creatività capace di sconfinare nello chic più estremo.

Riciclare i materiali destinati alla discarica e dar loro nuova vita e collocazione, ai giorni nostri fa tendenza. Gli scarti industriali, i rottami, i vecchi oggetti pescati in qualche mercatino dell’usato o tirati fuori dal baule della nonna, quando arrivano nelle mani giuste, si reinventano in borse dallo stile urban, in bijoux inaspettati e in originali complementi d’arredo con i quali personalizzare le case.

A materie prime come carta, plastica, metallo, tessuto, vetro, pelle, i designer danno una seconda chance per trasformarsi in oggetti ancora più belli e soprattutto intelligenti. Insomma, basta un po’ di ironia, di audacia creativa e di amore per le cose, e dal riciclo nascono pezzi unici, fatti a mano, inimitabili.

Le forchette diventano vasi per fiori, gli omini dei calciobalilla e le docce si trasformano in appendiabiti, i vecchi telefoni si tramutano in lampade. La fantasia umana davvero non conosce limiti e gli esempi di riciclo che si trovano sul web sono infiniti. Ecolight, consorzio che si occupa della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, ha creato l’originale museo online www.museodelriciclo.it . Tante altre creazioni originali si scovano anche su siti come www.reciclarte.it .

Non si tratta soltanto di opere d’arte o di estrosi e costosi oggetti di design per pochi eletti. Il riciclo fa tendenza anche nel mondo della moda. Cavalcano il trend sia i brand blasonati, sia le grandi catene low cost. C’è chi ha trovato per questa nuova attitudine il simpatico nome di “sfashion”.

Il cappotto più nuovo? Un patchwork di stoffe in materiali e colori diversi cuciti assieme come le vecchie coperte dei coloni americani. La collana più irresistibile? Tanti cerchietti di lana recuperata da pullover in disuso, o di gomma simil guarnizioni da caffettiera.

Per non parlare delle borse, per le quali gli stilisti stanno dando spazio alla creatività più sfrenata. Da Hell’s Kitchen a Momaboma, a Garbagelab, sono ormai moltissime le aziende che creano borse e borsoni con copertoni, camere d’aria di biciclette, pneumatici, teloni di camion, vecchi banner pubblicitari in pvc.

Se siete appassionate collezioniste di dischi in vinile forse storcerete un po’ il naso, ma difficilmente riuscirete a resistere al fascino dei 33 e 45 giri trasformati in bracciali di Wrecords e in orologi di Disc’O’Clock.

Insomma, qualsiasi rottame, qualsiasi rifiuto merita una seconda vita. Basta cambiare il punto di vista e il gioco è fatto: dal mondo vecchio nasce un mondo nuovo.

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