Wi-fi addicted: dalle vacanze al ristorante, le donne italiane non rinunciano alla Rete

Secondo un sondaggio effettuato da Facile.it per le donne italiane la presenza del wi-fi nel tempo libero è indispensabile

 

Riuscireste a fare a meno del wi-fi? Assolutamente no! Ecco come hanno risposto l’83% degli intervistati a un sondaggio di Facile.it, che mette in luce aspetti curiosi del rapporto che gli italiani hanno con internet e, in particolar modo, quello tra la popolazione femminile e la Rete: l’86% delle donne, infatti, ha dichiarato che non riuscirebbe a fare a meno del wi-fi.

Un primo aspetto è quello relativo alla possibilità di usare la connessione anche durante i voli aerei, cosa attualmente vietata nei cieli di tutto il mondo: il 62% ha risposto che sarebbe favorevole alla presenza del wi-fi mentre è fra le nuvole.

I dati del sondaggio indicano che la presenza del wi-fi diventa anche elemento fondante nelle scelta del ristorante in cui cenare, ma non solo: il 34% delle donne dichiara di voler soggiornare in hotel che dispongano della connessione; lo stesso vale anche per le case-vacanze.

Il 5,6% degli intervistati (che equivalgono a circa un milione di individui), si siede solo ai tavoli di locali wi-fi connected e la percentuale sale addirittura all’8,5% per il campione femminile. Non a caso molti locali e bar hanno iniziato a punzecchiare i clienti esponendo simpatici messaggi come “no, we don’t have wifi! Talk to each other”.

Appare chiaro, quindi, che la presenza di internet filtri e condizioni ogni aspetto della nostra quotidianità, a volte anche a scapito della socializzazione. Secondo alcuni esperti infatti, il meccanismo psicologico che sta dietro all’utilizzo del web e in particolare dei social, è paragonabile a quello delle slot machine, che seguono la logica di ricompense intermittenti di natura variabile: quando tiriamo la leva non sappiamo che tipo di ricompensa riceveremo. Tiriamo una leva, riceviamo in cambio un bella notifica e immediatamente sappiamo quanto piacciamo agli altri, in un continuo nutrimento dell’ego.

Piccoli gesti e abitudini che diventano vere e proprie dipendenze. Ma come possiamo “disintossicarsi”? Ricordandoci di vivere qui ed ora e parlando a tu per tu con le persone. Non tanto perché la conversazione dal vivo sia per forza superiore a quella mediata e neppure perché le tecnologie digitali siano responsabili dello sfilacciamento del tessuto sociale come molti pensano, ma per vivere appieno la vita, coltiviamo esperienze reali e valorizziamo il nostro tempo.

 

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