Il manipolatore affettivo: i 5 indicatori che smascherano i suoi giochetti

Tu sei stata una preda perfetta.
Carina, insicura quanto basta, sorridente ma con una nota di solitudine appena percettibile negli occhi.

Sola e con una forte predisposizione ad aiutare il prossimo. Sufficientemente empatica, direi.

La preda perfetta sei stata tesoro, la preda perfetta.
Ma ora ne ho trovata un’altra.

 

A parlare è un manipolatore seriale. Ed è il personaggio che Nadia Nunzi (nadianunzi.it) – autrice dei testi autobiografici Ti amo anima mia (clicca qui per leggere l’articolo su Ragazzamoderna.it) e Stavolta scelgo me (clicca qui per leggere l’articolo su Ragazzamoderna.it) – ha creato prendendo spunto dalla sua storia personale per il suo nuovo, toccante, lavoro. Si chiama Il manipolatore e la preda (clicca qui per saperne di più), ed è stato scritto con l’intento di smascherare in maniera chiara e incisiva la natura subdola di un “predatore sociale”, aiutando le ragazze a non cadere nelle sue trappole.

Il progetto narrativo nasce da un’idea dell’autrice, ma si concretizza solo grazie all’incontro con Lorenzo Castricini, tecnico e insegnante M.G.A. (acronimo di Metodo Globale di Autodifesa) esperto in sicurezza personale e prevenzione del rischio, e istruttore del metodo Donna Protetta (clicca qui per visitare il sito). Il manipolatore e la preda è, infatti, un lavoro finalizzato a far conoscere e riconoscere le dinamiche della manipolazione affettiva. Come?

#gallery-2{margin:auto}#gallery-2 .gallery-item{float:left;margin-top:10px;text-align:center;width:50%}#gallery-2 img{border:2px solid #cfcfcf}#gallery-2 .gallery-caption{margin-left:0}

Prestando attenzione ad alcuni segnali che, anche se potrebbero sembrare banali, sono campanelli d’allarme che dovrebbero spingere tutte noi a stare in guardia.

Ecco i 5 inequivocabili indicatori di pericolo individuati da Nadia Nunzi… vediamoli insieme!

  • Fretta di sapere. Troppa fretta.

Se la persona che stai frequentando ha una fretta che ti sembra davvero eccessiva di sapere tutto su di te e sul tuo passato. In questo caso probabilmente ha urgenza di conoscerti per scovare meglio i tuoi punti deboli e… manipolarti. Fai attenzione anche se sembra particolarmente introverso o se fa discorsi troppo vaghi: un predatore ama conoscere ogni aspetto degli altri senza svelare quasi nulla di sé.

  • Sensazione di disagio

Se quando siete insieme provi malessere, ansia e inquietudine stai attenta, il tuo fisico sta reagendo – in modo molto evidente – a una situazione per te dannosa.

  • Attenzioni e complimenti eccessivi

Anche le troppe moine sono un indicatore. Se il tuo lui, con parole estremamente seducenti ti fa sentire euforica, migliore di chiunque altra e l’unica capace di renderlo felice, potrebbe soltanto volerti corrompere. E far sì che tu faccia cadere le difese.

  • Esagerato coinvolgimento emotivo iniziale

Certo, tenere alla vostra relazione è importante. Ma l’investimento deve essere proporzionato al tempo che avete trascorso insieme: un coinvolgimento emotivo esagerato fin all’inizio della vostra storia può essere un indicatore del fatto che il manipolatore ha fretta di conquistarti perché indossa a fatica la sua maschera di gentilezza e non vede l’ora di farla cadere.

  • Gelosia possessiva

L’amore implica sempre una piccola parte di gelosia. Ma questa non deve tramutarsi in imposizioni, prevaricazioni e morbosità. Se questo accade, è il momento di andarsene perché alcune ossessioni sono indicatori forti di chi vuole acquisire il dominio totale sull’altra persona.

Rivedi la tua storia in alcuni di questi indicatori? Se, purtroppo, la risposta è affermativa non perderti d’animo e affronta il problema in modo diretto. prima di tutto “affilando le armi” grazie ai tanti accorgimenti e a una spiegazione approfondita delle dinamiche di idealizzazione e svalutazione che puoi trovare all’interno del libro Il manipolatore e la preda di Nadia Nunzi, ordinabile presso qualsiasi store online e subito disponibile anche in versione cartacea (clicca qui per saperne di più) dove puoi leggerne un estratto.

Leave a Comment