
Broadway, New York. Tre giovani artisti sono disposti a rischiare tutto per realizzare il sogno di una vita: mettere in scena lo straordinario spettacolo Freedance, nel quale il talento del coreografo Zander (Thomas Doherty) prende forma grazie ai volteggi dell’impeccabile ballerina classica Barlow (Juliet Doherty) e le note del brillante pianista Charlie (Harry Jarvis).
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L’obiettivo è ambizioso, ma per riuscirci i tre devono lavorare insieme. Il che significa competizione e determinazione, rivalità e gelosia, passione e romanticismo. In un succedersi emozionante di colpi di scena fatti di amore per le luci della ribalta e voglia di uscire dall’ombra e brillare.
A dar vita ai desideri, agli intrighi e ai tradimenti dei protagonisti di New York Academy – Freedance, Juliet, Thomas e Harry. Noi di Ragazzamoderna.it li abbiamo intervistati in esclusiva per farveli conoscere meglio!
Date un’occhiata alle loro carte d’identità qui sotto e poi… continuate a leggere l’articolo per scoprire tutto, ma proprio tutto, sui tre artisti più amati del momento!!

Juliet Doherty interpreta la straordinaria ballerina Barlow in NY Academy Freedance
Carta d’identità
Nome: Juliet Doherty
È di: Albuquerque, New Mexico
Ci piace perché: inizia a ballare all’età di tre anni, è una fuoriclasse della danza (è arrivata in finale ad alcune delle più importanti competizioni internazionali, come l’America Grand Prix International), ma trova anche il tempo di condividere pensieri e avventure con i suoi oltre 350K follower di Instagram. Go girl!

Thomas Doherty è Zander, il creativo coreografo che porta Freedance in scena a Broadway
Carta d’identità
Nome: Thomas Doherty
È dì: Edimburgo, Scozia
Ci piace perché: era bellissimo nel ruolo di Harry Hook, uno dei cattivi del musical Disney Descendants 2. E poi ragazze, non è solo un ottimo attore e un ballerino provetto, ma sa anche cantare e suonare la chitarra!

Harry Jarvis è il brillante pianista Charlie, la cui musica diventa colonna sonore delle avventure dei protagonisti
Carta d’identità
Nome: Harry Jarvis
È di: Londra
Ci piace perché: non si ferma mai. Infatti, ha partecipato a diverse miniserie per la tv anglosassone (Thorne: Scaredy Cat , Queens, Fox Tv – Proven Innocent) ma anche a produzioni per il grande schermo di fantascienza (Spaceship), thriller (Dare) e adattamenti di produzioni teatrali (Midsummer Night’s Dream).
L’intervista tripla
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- New York Academy Freedance è un film che parla di passione sotto molti punti di vista…
- Le coreografie sono mozzafiato, come confermano gli attori
- Danzare significa essere in famiglia, racconta Juliet Doherty
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Cosa significano per te ballo e recitazione? Cosa provi quando ti esibisci?
Juliet: Sono cresciuta in un ambiente permeato dall’amore per la danza. Mia nonna e mia mamma mi hanno insegnato stili, passi e figure. Quindi, per me, danza significa famiglia. Quando sono sul palco è come se fossi a casa.
Thomas: Anch’io ero un ballerino, mi allenavo alla MGA Academy di Arti Performative, e penso che la danza sia uno straordinario strumento per esprimere se stessi. Quando recito, sono elettrizzato dall’idea di dar vita a una storia che attraversa le varie fasi di sviluppo del personaggio per concludere l’avventura, si spera, strappando gli applausi a un pubblico che, finita la rappresentazione, sarà più ricco. Sia di un nuovo punto di vista sul mondo sia di spunti di conversazione che lo possono influenzare positivamente.
Harry: Recitare è un modo per mandare un messaggio. D’altronde ogni copione è basato su una storia. Talvolta è più semplice, altre più articolata, com’è per le pellicole che ti spingono a riesaminare il tuo punto di vista.
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Cosa provi nell’avere un ruolo da protagonista di New York Academy – Freedance?
Juliet: Oltre alla danza, ho sempre amato anche l’idea di recitare. Fin da bambina mi piaceva moltissimo indossare abiti diversi per intrepretare i personaggi più disparati. Recitare in New York Academy Freedance è stato speciale proprio perché ho potuto dare voce al mio personaggio, Barlow, sia attraverso le parole sia con la danza e il movimento. È stata una sfida, ma sono molto soddisfatta del risultato.
Thomas: È entusiasmante recitare in un film sulla danza perché sei costantemente circondato da atleti che spingono il loro corpo al limite estremo. Ma è anche un compito che richiede molta passione e tanta pazienza… avere tutta quell’energia positiva intorno è un bello stimolo!
Harry: Come la recitazione, anche la danza è una forma di espressione capace di ispirare le persone. E in New York Academy Freedance la bravura dei ballerini toglie letteralmente il fiato. Mi sento molto fortunato.
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Qual è il tuo preferito?
… Piatto italiano?
J: Non è solo la mia ricetta italiana preferita, ma è il cibo che amo di più in assoluto: la pasta. Sono, però, anche golosissima di dolci e mi piace tanto il tiramisù.
T: La carbonara!! Ma devo dire che l’Italia è senza dubbio il Paese che amo di più: è ricco di fascino, buon cibo, gente alla mano e sì ragazzi, voi sapete come cucinare!
H: Gli spaghetti alla carbonara anche secondo me… ecco, mi è venuta fame!
… Film (nel quale non hai recitato J)?
J: Funny Face, un classico con Audrey Hepburn e Fred Astaire. L’avro visto un centinaio di volte!
T: The Departed
H: Fight Club. È un capolavoro di recitazione e regia: penso che David Fincher sia un genio.
… Meta delle vacanze?
J: In Messico oppure a casa, per stare un po’ con la famiglia
T: ll sud Italia, sulle colline intorno a Napoli
H: Los Angeles. Lì ho alcuni amici e in più amo le spiagge e il sushi… cosa chiedere di più?
… Personaggio Disney?
J: Belle da La Bella e la Bestia. Sono piuttosto sicura di essermi vestita da Belle per tre anni di seguito per la sfilata di Halloween.
T: Ade (del cartoon sulla vita di Hercules): adoro com’è stato tratteggiato questo “cattivissimo”. A partire dalla voce, doppiata in originale da James Woods
H: Il Genio della lampada di Aladdin! La voce di Robin Williams mi fa sempre morire dal ridere!
… Esercizio in palestra?
J: Tutti quelli che allenano gli addominali.
T: Ho smesso di andare in palestra. Attualmente sto facendo più esercizio a corpo libero e tantissimo yoga.
H: La macchina che consente di allenare i tricipiti… ma anche l’esercizio chiamato “stai a casa e mangia un bel gelato”.
… Passo di danza?
J: Le piroette o i giri di piqué.
T: Il mio preferito è senza dubbio il tip tap: è ironicamente elegante e si adatta a ogni melodia e stile. Compreso il jazz, che adoro.
H: L’arabesque, senza dubbio. È un passo del quale mi sono innamorato dopo averlo visto fare da alcuni ballerini durante le riprese. Ho anche provato a eseguirlo e sì, ero elegante come Bambi sui pattini!
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Perché dobbiamo andare al cinema per vedere New York Academy Freedance?
Juliet: Perché non è solo un film capace di darti la giusta ispirazione, ma è anche ricco di sorprese che non vuoi perderti…. Come le coreografie e le scene di danza capaci di lasciarti a bocca aperta.
Thomas: Perché è una pellicola che cattura. Ma non solo. È un film che parla di determinazione e di resilienza, che dimostra come tutti noi siamo molto più forti di quanto possiamo immaginare e abbiamo molto potenziale. La pellicola ha un richiamo potente davvero per tutti: per gli amanti della danza ma anche per chi non lo è, peri più e i meno giovani, per le ragazze come per i boys.
Harry: È uno spettacolo grandioso. Le coreografie sono stupende così come la trama, che ti porta a lottare al fianco di Barlow e di Charlie. Anche la musica è fenomenale, emozionante e composta magistralmente.
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- Il Funky di New York Academy Freedance
- Ma anche tanto tip tap…
- Un po’ di Arabic style
- E, ovviamente, di street style…
- Per finire con la base di molti stili, la danza classica
- E con le sue magiche prese…