Oriental interior beauty routine: in Oriente, salute e bellezza si curano con il cibo

I segreti di longevità e bellezza delle donne orientali non sono più così sconosciuti. Alla base ci sono una serie di alimenti che non fanno bene solo se ingeriti, ma anche utilizzati per creme, unguenti e maschere per la pelle.

Andrea Calvo, esperto di alimentazione asiatica, spiega alcuni dei benefici alimentari di prodotti sempre più diffusi nei nostri supermercati

 

Non c’è dubbio che la prima cosa che notiamo in una donna orientale sono compattezza e luminosità della pelle. Grande merito va alla natura. Ma conta anche molto il tipo di alimentazione e come questa viene curata.

Di recente, Andrea Calvo, esperto di alimentazione asiatica, tecnico ed educatore alimentare laureato in Scienze Gastronomiche all’Università degli Studi di Pollenzo, ideatore del progetto Oriental sulla diffusione della cultura alimentare asiatica, ha evidenziato i benefici alimentari di alcuni dei più diffusi alimenti orientali. Che vengono utilizzati anche per pulire, schiarire o idratare la pelle.

 

Lo Yuzu, il profumo dell’Oriente

Lo yuzu

Lo yuzu

Chi ne sente il profumo non lo dimentica più: ha qualche nota amara in mezzo al dolce, un vago ricordo di pompelmo per niente acido, un qualcosa che avvolge la persona in una nuvola di piacevolezza.

È coltivato in Cina, Giappone, Corea ed è usato tanto nella gastronomia per profumare i piatti di pesce o per preparare marmellate, quanto nella cosmesi. I giapponesi sono soliti mettere i frutti direttamente nell’acqua calda del bagno, in modo che le essenze contenute nelle bucce diffondano il loro effetto rilassante.

“Dal punto di vista nturizionale – spiega Andrea Calvo – lo yuzu ha il doppio di vitamina C rispetto alle arance. Il suo albedo, lo strato interno della buccia, e il flavedo, la parte esterna, sono studiati come antinfiammatori per prevenire la gastrite e come antiossidanti per combattere i radicali liberi”.

 

Pelle più elastica con il the matcha

The matcha

The matcha

In Giappone la cerimonia del the si esegue usando una miscela verdissima, dal vago gusto di erba. È il the matcha, una bevanda dalle caratteristiche molto particolari e con proprietà antiossidanti superiori a qualsiasi altro the: 137 volte in più rispetto agli altri. “Il the matcha – dice Andrea Calvo – ha importanti concentrazioni di vitamina B1, B2 e C, oltre a beta carotene, polifenoli e caffeina. Oltre a essere ricco di antiossidanti, ha eccellenti proprietà digestive”.

Si ottiene da alcuni tipi di foglie di tè verde prima essiccate, poi frantumate in una leggerissima polvere della stessa consistenza della cipria. Esistono due tipi di matcha: usucha, ottenuto da piante più giovani di 30 anni, e il koicha con piante oltre i 30 anni.

È impiegato in gastronomia, per esempio, per preparare ottimi biscotti e anche in campo estetico, perché tanto fa bene dentro, grazie alle sue caratteristiche antinfiammatorie, quanto fuori. Un impiego molto comune è l’utilizzo della polvere di matcha da sola o mischiata semplicemente con un po’ di acqua per formare una pastella o con altri ingredienti emollienti, idratanti o nutrienti, per maschere da mettere sul viso. Il risultato è la riduzione di eventuali infiammazioni, migliora l’elasticità cutanea e, dunque, contrasta l’invecchiamento cutaneo.

 

Olio di semi sesamo per disinfiammare e ammorbidire

Olio di sesamo

Olio di sesamo

Una fonte incredibile di principi benefici: ecco che cos’è l’olio di sesamo. È ricco di acido oleico e linoleico, fonte di acidi grassi essenziali omega 3 e 6. Contiene preziose vitamine in particolare A, E, B1, B2 e B3. Infine, contiene ben otto aminoacidi essenziali importanti per il cervello, spiega Andrea Calvo.

L’olio di sesamo rappresenta uno dei condimenti base della cucina asiatica ed è utilizzato prevalentemente per saltare i cibi in padella e wok, soprattutto carne e verdure. Si usa anche per insaporire e addensare salse, tipo quella usata per i ravioli di carne giapponesi (gyoza) o i piccoli antipasti misti cinesi (dim sum) che prevedono l’uso di salsa di soia e olio piccante di sesamo.

Questo olio è un potente antifiammatorio naturale dentro e fuori l’organismo. Infatti, si usa sulla pelle, per esempio, come struccante (anche su quelle grasse, poiché è seboregolatore), è ammorbidente, e può essere usato come impacco per capelli e per combattere la forfora.

 

Kimchi, grande alleato della pelle

Il kimchi

Il kimchi

Il kimchi è un piatto coreano preparato con verdure fermentate e spezie. Ne esistono molti tipi, ma il fulcro è costituito da verdure in salamoia cui sono aggiunte spezie e altri ingredienti, come un preparato con foglie di cavolo cinese fermentate in salamoia per una settimana circa con zenzero, aglio, peperoncino rosso e frutti di mare salati. Si consuma in particolare con il riso.

Il kimchi contiene una gran quantità di lattobacilli (gli stessi degli yogurt) che aiutano ad abbassare l’acidità e a eliminare i batteri nocivi e pericolosi. Proprio per questo sono state attribuite a questo preparato proprietà antitumorali, soprattutto in difesa del colon. Inoltre, è un potente antiossidante, grazie alla presenza del peperoncino, ricco di vitamine A, B e C. Contiene anche molte fibre, contribuendo al corretto funzionamento della flora intestinale.

Per tutti questi motivi, il kimchi è anche un ottimo alleato della cura della pelle, data la gran quantità di antiossidanti che contiene.

Ginseng per una pelle più tonica

Ginseng

Ginseng

Chi si sente stressata, affaticata e ha bisogno di recuperare le energie, può sempre ricorrere al ginseng. È una delle radici più comuni in Oriente. “Si coltiva nel Nord della Cina e in Corea – spiega Andrea Calvo -. La pianta stimola il sistema endocrino e immunitario, è antiossidante, antinfiammatoria. Ed è anche antiage. Contiene ginsenoidi, aminoacidi, vitamine e sali minerali”.

Sulla pelle funziona come una sorta di tonico. Si trova come ingrediente principale di alcune creme vendute in farmacia o in erboristeria, che sono ottime come base per il trucco. Il risultato è una pelle più tonica, e, per chi inizia ad avere qualche rughetta di espressione, con segni meno profondi.

 

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