Flower: intervista alle autrici della storia d’amore più romantica dell’anno

Charlotte pensa di avere tutto sotto controllo.

Poi incontra Tate.

E niente sarà più come prima.

Flower – scritto a due mani dalle autrici statunitensi Elizabeth Craft e Shea Olsen, in tutte le librerie per Newton Compton Editori – è un romanzo che toglie il fiato. Fa sognare, desiderare, sospirare, in un crescendo di romanticismo e di insegnamenti sulla vita, sempre capace di sorprendere quando meno ce lo aspettiamo.

Una verità che Charlotte, ragazza con “la testa sulle spalle” decisa a non dover rinunciare alle proprie aspirazioni per amore, imparerà presto. Una sera, infatti, nel negozio di fiori nel quale lavora per pagarsi gli studi, conosce un ragazzo affascinante. Charlotte è convinta di non rivederlo mai più. E, invece, la mattina dopo le viene recapitato in classe un mazzo di rose, il suoi fiori preferiti.

A mandarglieli è stato proprio Tate, il misterioso cliente del negozio di fiori, che inizia a corteggiarla. Lui sembra davvero perfetto, ma Charlotte non sa ancora cosa l’attende. Il ragazzo che le fa battere il cuore è infatti una rockstar, idolo di migliaia di girls!

 

Intervista esclusiva alle autrici

  • Shea Olsen

    Shea Olsen, autrice di Flower

    Shea Olsen, autrice di Flower

L’autrice vive in un piccolo paese di montagna in Oregon insieme al marito, al cane Diesel e a due gatti. Lavora come produttrice per una società cinematografica.

Come nasce “Flower” e perché avete deciso di raccontare una storia d’amore così intensa?

L’idea del libro nasce da Elizabeth, che ha immaginato la storia di una ragazza che si innamora di una rockstar, senza essere consapevole del fatto che lui sia l’idolo di migliaia di coetanee. Quando mi ha raccontato il progetto, mi sono immediatamente entusiasmata. Sapevo che la storia di Charlotte “doveva essere scritta”. E ho avuto l’onore di poter scrivere questo libro.

Charlotte è una protagonista decisamente risoluta: vi siete ispirate a qualcuno in particolare per tratteggiarla?

Charlotte è un personaggio di assoluta finzione, ma sono certa che molti lettori abbiano compreso appieno il suo dolore: tutti ci siamo trovati a dover scegliere tra due cose, desiderandole entrambe. E quando una di queste è “l’amore”, è tutto più complicato. L’amore non ha regole ed è imprevedibile, non sempre arriva al momento giusto e va d’accordo con i piani che ti sei prefissato. Ma è anche favoloso. È capace di ispirarti e di farti sentire e fare cose alle quali non avresti mai pensato.

Come riesce Tate a farla capitolare? Qual è la scena più romantica del romanzo? E quale, invece, quella in cui ogni ragazza del Pianeta vorrebbe “uccidere” Tate?

La storia tra Charlotte e Tate è un continuo tira e molla: la loro relazione non è per nulla semplice, ma sono convinta che alla fine Charlotte abbia deciso di ascoltare il suo cuore. Malgrado i conflitti interni, era certa di amare Tate e non poteva negarsi questo sentimento. Il libro, d’altronde, è costellato di scene romantiche. La più appassionata è quella ambientata a New York, quando i due ragazzi sono nella suite che si affaccia sullo skyline della città. È la prima volta che trascorrono insieme la notte e condividono diversi momenti speciali durante quel viaggio, sia fisicamente sia emotivamente. Charlotte, poi, impara di più sul passato si Tate e, ovviamente, capisce meglio chi lui sia. Tate, invece, si è comportato come il peggior fidanzato del mondo quando i due vanno a trovare i suoi genitori in Colorado e, senza curarsi troppo dei sentimenti di Charlotte, conclude il viaggio in anticipo, lasciandola emotivamente devastata. Continuo a far fatica a leggere questa scena perché sto male per lei. 

Come si riesce a conciliare aspirazioni professionali e amore? È un obiettivo realizzabile?

Non so se ci sia una strada certa per conciliare i due aspetti. L’amore è un sentimento potente, che spesso scavalca altri desideri e necessità. Mentre scrivevo il libro, ho fatto fatica a vedere Charlotte che rinunciava ad alcuni suoi sogni, ma questo è quello che ci fa l’amore, ci rende avventati e incoscienti. E questo è anche ciò che lo rende così straordinario. Comunque non dovremmo nemmeno rinunciare a ogni aspirazione per amore: è necessario trovare un equilibrio, differente per ognuno.

Come hai scoperto che scrivere era la tua grande passione e quali consigli daresti a chi desidera seguire la stessa strada?

Sapevo di voler scrivere romanzi fin da bambina. Sono cresciuta in una casa piena di libri e di arte, dove non mancava l’immaginazione. Ho sempre scritto e una volta, quando avevo solo 8 anni, la maestra ha letto una mia storia davanti alla classe dicendomi che avevo talento. Ecco, in quel momento ho capito che era quello che volevo fare per il resto della vita. 

A tutti gli aspiranti scrittori consiglio semplicemente di scrivere! Non devono essere per forza racconti lunghi, possono essere ciò che più desiderate. Poesie, storie brevi o una breve descrizione di quello che accade davanti a voi come la gente che si accalca in un bar oppure come gli alberi si agitano al vento. Praticare l’arte della scrittura è il modo migliore per diventare uno scrittore. E poi c’è, ovviamente, la lettura. Un amico un giorno mi ha detto che si dovrebbe leggere almeno quanto si scrive. Scrivi per un’ora, leggi per un’ora: così ho cercato di vivere finora.

  • Elizabeth Craft

Elizabeth Craft, autrice di Flower

Elizabeth Craft, autrice di Flower

È una sceneggiatrice e produttrice. Avrete certamente sentito parlare di lei perché ha firmato, insieme a Sarah Fain, la serie young adult Bass Ackwards and Belly Up.

Perché ogni RagazzaModerna dovrebbe leggere “Flower”?

Ogni donna che conosco deve fare i conti con una vita molto impeganta, piena di stress e pressioni. Qualche volta abbiamo solo bisogno di fuggire in un altro mondo. Il nostro obiettivo era far sì che Flower fosse una storia che ti rapisce letteralmente, facendoti dimenticare di tutto il resto. E poi, tutte siamo state ossessionate da un ragazzo, anche se non si trattava di una rockstar. Quindi capirete benissimo come Charlotte non riesca a toglierselo dalla testa! 

Quli sono gli aspetti del carattere di Charlotte che più apprezzi e quali, invece, le scelte che tu non avresti mai fatto?

Amo il fatto che Charlotte sia molto determinata e che sappia alla perfezione ciò che vuole: desidera interrompere il circolo negativo nel quale sono state coinvolte per generazioni le donne della famiglia. Ma questa convinzione la porta a rinunciare a tutto il resto. Mi piace pensare di essere aperta alla vita. Certo, poi ognuno di noi deve affrontare le paure che lo bloccano dal raggiungere il suo pieno potenziale: superarle è parte essenziale della crescita. Proprio come, alla fine, ha fatto Charlotte.

Perché avete scelto una rockstar come “primo amore” per Charlotte?

Charlotte era così convinta di non voler uscire con nessun ragazzo che abbiamo scelto come tratto saliente del suo personaggio proprio l’interesse per l’amore. Cercavamo qualcuno che semplicemente le togliesse il fiato e… le barriere che si era sempre imposta. Chi non si scioglie quando un ragazzo carino canta una bella canzone? È davvero impossibile resistere!

Insieme alla love story tra Charlotte e Tate, il romanzo affronta anche la questione delle mamme teenager e delle gravidanze in età adolescenziale. È un tema a voi caro?

Come donna sento molto forte il problema delle gravidanze in età adolescenziale. Mi spezza il cuore vedere come giovani ragazze sprechino l’opportunità di esprimere appieno il loro potenziale perché devono crescere un bimbo quando loro stesse sono ancora delle bambine. L’educazione e la possibilità di conoscere e di avere accesso ai metodi contraccettivi è davvero fondamentale. È però anche importante ricordare che tutti noi dobbiamo sostenere queste giovani mamme: avere un bambino non significa infatti che saranno destinate a lottare per il resto della loro vita. 

Tu e Shea avete entrambe all’attivo altre pubblicazioni: come avete deciso di scrivere un romanzo a quattro mani? Quali soddisfazioni vi ha regalato questo progetto?

Ho avuto l’ispirazione per Flower ben prima che io Shea ci incontrassimo e decidessimo di imbarcarci in questa avventura. Ci siamo conosciute grazie ad amici comuni nel campo dell’editoria, e non c’è giorno che non sia molto grata del nostro sodalizio!

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